Era la Londra del 1515, Jean Luc Morasy si era preso una pausa di riflessione ma amava ascoltare gli individui che vivevano in questo strano mondo.
Quando un giorno incontrò per puro caso Thomas More, pensava seduto su di una panchina di Westminster, intento a guardare il Tamigi.
Si sedette al suo fianco e iniziarono a discutere.
Parlavano del nulla o del niente.
More chiese allo strano tipo da dove venisse.
Morasy gli parlò di un antica isola sperduta dall’altra parte del mondo.
Era l’Isola dell’Utopia, abitata da due popoli, quelli della città reale e quelli della città perfetta.
Era il luogo più felice al mondo ma inesistente.
More domandò a Morasy “Se è inesistente perché esiste”
La risposta fu
“Esiste solo nei sogni, non possono coesistere due mondi diversi nella stessa terra, ciò che è beneficio per alcuni e un danno per altri, non si può donare a Tizio senza derubare a Caio”
Tratto da “I Viaggi Strani di Morasy”