Jean Luc Morasy nel 1853 a Melbourne durante l’inaugurazione dell’Università fondata da Hugh Childers, davanti a migliaia di nuovi studenti fece un piccolo e breve discorso.
“Oggi pensavo, no e stato ieri o meglio l’altro ieri, forse, non ricordo, pazienza, vuol dire che lo faccio diventare oggi, ora, adesso, che cosa? Quello di dare un senso a un qualcosa che non so descrivere, può darsi che sia una forma di pura follia. Una follia che nasce sull’onda di una domanda che non sapevo rispondere che mi ha condizionato per molto e molto tempo.
La vita è come un mare o un oceano?
Se uno da un sinonimo alla vita lo paragonerebbe al mare o all’oceano?
Tanto tempo fa un mio vecchio professore di follia e magia un certo Andreas Kholer.
La risposta che mi diede il professor Kholer e che il mare è troppo piccolo mentre l’oceano rappresenta al meglio la vita.
Così grande e immensa la vita che usa i confini del mare per amare.
Siate come un oceano impetuoso e ricco di mistero e sappiate usare il cuore come il mare, assaporatene la natura delle cose e non abbiate paura a farvi trasportare dalle sue onde, quelle della vita.”
Tratto da “I Viaggi Strani di Morasy”