Che ore sono…è già tardi stasera, ho già un occhio che tende a chiudersi, l’altro è in sciopero visivo.
Meglio che vada a buttarmi sul divano come un sasso lanciato da uno scoglio.
Che bello dormire lentamente, addormentarsi rendendosi conto che si sta partendo verso l’isola dei sogni.
Spero di non fare l’ultimo sogno di ieri notte, già sogno raramente e quando mi succede sono sulle montagne russe. Ero inseguito da una piovra con gli occhiali che sputava pesciolini, aveva preso le mie chiappe come tiro a segno.
A volte sono veramente strani i sogni. Sarebbe opportuno che ci fosse un botteghino all’ingresso dell’isola dei sogni, almeno ogni individuo sceglie se farne parte.
Il concetto di libertà nel mondo dei sogni non esiste, ti scaraventano all’interno del loro mondo e ti fanno vivere una vita che dura qualche ora, fino l’indomani mattina, quando l’isola dei sogni chiude il teatrino.