Nel 1120 a Parigi, Jean Luc Morasy fu incuriosito dalle lezioni di Pietro Abelardo che praticava per le strade parigine.
Attorno a lui si riunivano migliaia di persone ad ascoltare, tra le tante persone attorno a lui c’era anche Morasy, che se ne stava un pò in disparte, curioso e attento ai volti, agli sguardi delle persone. Notò una figura femminile che ogni giorno incantata ascoltava Pietro Abelardo, si chiamava Eloisa.
Tra i due nacque un amore misterioso e impossibile che portò ad un matrimonio segreto, e successivamente ad un figlio segreto da un nome alquanto particolare “Astrolabio”
L’amore impossibile non fu più un segreto agli occhi dello zio di Eloisa che fece evirare Abelardo.
Eloisa fuggì in un monastero dove pianse per giorni e settimane così tanto che le sue lacrime furono date agli assetati di Le Pallet che giungevano da tutta la Loira.
Abelardo si rifugiò a Saint Denis a scrivere lettere d’amore alla sua amata.
Chi fece da messaggero fu Jean Luc Morasy che per anni si dedicò ai due amanti.
“Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere,perchè è un male pericoloso e contagioso”
Continuava a ripetere Abelardo al Morasy ogni volta che gli consegnava una lettera da portare ad Eloisa.
Morasy un giorno rispose ad Abelardo.
“Nella vita di ogni individuo in vestiti e senza vestiti devi saper distinguere dalla vanità di saper parlare alle folle, alla capacità di capire il peso dei suoi pensieri”
L’amore sopra ogni cosa
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